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venerdì 21 gennaio 2011

Molto, troppo personale

Una fotografia è vera quando fissa l'assoluto  di ciò che ritrae, quell'attimo speciale, irripetibile
Io racconto il mio assoluto, come gli altri raccontano il loro
Ciò che condiziona l'autenticità dell'immagine è sicuramente l'occhio e quindi la mente di chi sta dietro l'obiettivo 
 La mia foto sarà quindi vera ma soggettiva e quindi arbitraria
Se l'assoluto è ciò che ha l'essere in sè e per sè allora la fotografia non crea niente, si limita ad interpretare, a cogliere quell'istante in maniera privata e personale.
Mi piacerebbe riuscire a raccontare delle piccole storie...è vero, troppe foto, troppo costruite, troppo artificiose. Bisogna essere più concentrati e sintetici, sentire e seguire il nostro sentire.
E' così che forse saremo nel posto giusto al momento giusto !



una foto vera

il nasturzio mi piace perchè i suoi fiori hanno dei colori bellissimi, ma quello che mi piace di più sono le foglie
Verde scuro, grandi, a volte molto grandi, solcate da un leggero tratto più chiaro che assomiglia ad una larga ragnatela, con al centro un punto dal quale si diramano a raggiera su tutta la rotondità
Ho scoperto che si mangiano, sia i fiori che le foglie, si possono aggiungere alle insalate ed i semi non ancora maturi si usano in salamoia...Buon appetito!!

Mario Dondero

"il problema della fotografia oggi è che sono troppo belle, troppo curate. E troppe. Siamo alla pura estetica, cioè l'opposto della verità" - /Mario Dondero/fotografo
Questa citazione che ho letto oggi nei post di un amico mi ha fatto riflettere su cosa in fotografia sia "vero". Quando una fotografia è vera oltre che bella?
Mario Dondero diceva: 
Deve sempre rimanere chiaro che per me fotografare non è mai stato l’interesse principale. Ancora oggi non mi reputo un fotografo tout court. A me le foto interessano come collante delle relazioni umane, o come testimonianza delle situazioni. Non è che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perché esistono…

Da più di mezzo secolo, l’Italia e il mondo si raccontano attraverso i suoi scatti. L’ottantaduenne Mario Dondero, milanese di origini genovesi, non ama la messa in posa, la tecnica, le luci, preferisce la verità espressiva, la vita pulsante, i soggetti in movimento. Fotografa ciò che ama: questo è il suo tratto distintivo che lo rende uno dei più ricercati e famosi fotoreporter.


Nouveau Roman
 

mercoledì 19 gennaio 2011

Natura morta con mele cotogne e cavalli rossi

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Sedia rossa libri e bicchiere - 1968

Sedia impagliata

Sedia Carimate di Vico Magistretti per Cassina. Anni '70. Struttura in legno di faggio tinta all'anilina, di colore rosso. Vico Magistretti è sempre stato interessato al design per la grande serie, al grande numero destinato al grande pubblico: affascinato dalla riproducibilità di un oggetto piuttosto che dall'unicità del singolo pezzo.
"Nel design ciò che conta è il concetto espresso con uno schizzo". Dallo schizzo alla forma. Secondo Magistretti gli schizzi esprimono l'idea, convinto che certi pezzi siano concettualmente semplici, tanto semplici da poter essere comunicati per telefono!

domenica 16 gennaio 2011

grigio nebbia




oggi nebbia tra gli alberi e tra le valli, tra i cavalli fangosi in un meraviglioso paesaggio oscuro e nebuloso
questa strana ossessione per le nature morte...