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lunedì 3 ottobre 2011

Virginia Woolf



"E' concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire
come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte."

(Gita al faro)


Gita al faro è un romanzo autobiografico che si muove sul piano della memoria.
L'intera vicenda si svolge nell'arco di  tempo reale di un giorno,
ma ciò che muove la storia è in realtà il tempo mentale dei ricordi.
Tutto è dilatato.
Il tema è "il significato della vita".

Virginia Woolf aveva perso la madre quando aveva tredici anni
e in questo romanzo la scrittrice ha raffigurato
in Lily se stessa e nella signora Ramsay la madre.
Ed è proprio il ritratto che farà della madre,
di una donna che era  stata solo moglie e madre,
 a sorprenderci per la dignità con cui si prenderà cura di tutti,
amorevole e avvolgente,
unico e vero faro
anche se semplice donna di casa,
vera colonna portante della famiglia.

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