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lunedì 25 luglio 2011

Il calore del sangue



per fortuna questo sangue non ha niente a che fare con quello spietato e folle della strage norvegese,
è un sangue metaforico
è un sangue che sviluppa calore  e che brucia dentro una passione incontrollabile,
è vita e giovinezza, non morte
è tormento febbrile
in una scrittura senza imperfezioni, senza difetti,
che ti trascina dentro una storia troppo breve e che avrei voluto non finisse.

Non conoscevo Irene Nemirowsky
eppure adesso ho voglia di correre a comprare altri suoi libri
per non lasciarla, per non lasciare le sue parole...
Scrittrice intensa,
leggera e profonda insieme
ci prende per mano e ci accompagna a ritroso lungo la storia di una vita
dove "nessuno merita un'ammirazione così fervida. Così come nessuno merita di essere giudicato in modo troppo sprezzante"
Bellissimo!

1 commento:

  1. conosco questa sensazione....rendersi conto di essersi persi un autore o un autrice, rincorrere il tempo perduto, ahimè spesso per scoprire, che quello che abbiamo letto e forse proprio perchè ne eravamo all'oscuro, è il loro libro piu' bello

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